A Laigueglia torna “Il salto dell’acciuga”

Dal 7 al 9 Ottobre l’undicesima edizione

L’undicesima edizione de “Il salto dell’acciuga” si terrà il 7, 8 e 9 ottobre a Laigueglia, dove sarà riproposta una nuova tappa del cammino, con la rinnovata Via del sale, che ha fatto incontrare nel bellissimo borgo marinaro molte comunità.

Il tema di quest’anno sarà Liguri: il popolo del Cigno. “La notte prima che Platone diventasse suo discepolo, Socrate vide in sogno un cigno volargli nel grembo; l’uccello chiamato cigno ha fama di doti musicali. Si narra infatti che Cicno, un musico, regnasse sui Liguri al di là dell’Eridano, oltre la terra dei Celti, e dicono che, dopo morto, per volere di Apollo egli sia stato trasformato in uccello” (Pausania, scrittore e geografo greco, 2˚secolo D.C.).

Un viaggio che sarà intenso e variopinto, serio e faceto, impegnato ed edonistico, e che potrà interessare ogni visitatore, di ogni età, che voglia onorarci con la sua presenza nei giorni della manifestazione. Si inizierà venerdì 7 alle ore 17 inaugurando la mostra d’arte Expansis Manibus, visitabile anche sabato e domenica.

Seguirà il Festival delle Acciughe per degustare le saporite ospiti d’onore della nostra festa accompagnate dal suono della fisarmonica. Alle 21 appuntamento con la musica e l’arte nel recital Voci dalla Contea di Levante, poesie, ballate canzoni dell’altra Liguria, quella spezzina dove ogni più piccolo paese ha un dialetto diverso.

Sabato 8 si partirà alle 9 inaugurando l’installazione Hic sunt Ligures nella stupenda cornice. A suonare alle 20.30 in piazza Garibaldi l’orchestra Ligustica che raccoglie l’eredità dei più grandi cantautori Liguri. Attraverso arrangiamenti unici e originali il repertorio di brani famosi ai più di De Andrè, Ivano Fossati, Paoli, Lauzi.  In questa occasione vengono riproposti in una veste completamente nuova da strumenti classici come chitarra basso e batteria, affiancati da strumenti popolari come: vìolini , mandolino, cornamusa e flauti. Non mancano accenni di musica dialettale ligure anche interpretati da un coro di sole donne, ben 42.

I musicisti sono: Mario Cau, ideatore e direttore artistico; Marco Rovida al contrabbasso; Matteo Ricordo alla batteria; Roberto Frazetto al violino, mandolino e chitarra; Davide Baglietto alla cornamusa e ai flauti; Alberto Garassino alle tastiere e alla fisarmonica.

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