A Sanremo torna le sesta edizione di Solea

“Ascese e Orizzonti” il tema del Festival della Cultura Mediterranea dal 2 al 4 Settembre

A Sanremo ritorna per il sesto anno l’appuntamento con ‘Soleá’, il Festival della Cultura Mediterranea.
L’edizione 2022 presentata questa mattina nelle sale del Museo Civico di Palazzo Nota sarà dedicata ad “Ascese e orizzonti”, spettacoli teatrali, reading e incontri nel segno del green dal 2 al 4 settembre al forte di Santa Tecla.

È uno sguardo green quello della nuova edizione, la sesta, di ‘Soleá’, Festival della cultura Mediterranea. Ai temi cardine del Festival, che hanno caratterizzato tutte le precedenti edizioni – il mare, l’incontro, il dialogo interculturale – si intersecano, infatti, quelli dell’ambiente e della sostenibilità, al centro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile (il programma d’azione per le persone. Il pianeta e la prosperità sottoscritto dai Paesi membri delle Nazioni Unite). Una sfida globale, alla quale sono chiamate a concorrere tutte le componenti della società, anche gli operatori dell’informazione e della cultura.
In quest’ottica hanno luogo le performance e gli incontri in programma a Sanremo da venerdì 2 a domenica 4 settembre, negli spazi del Forte Santa Tecla, del Museo Civico e della Piazzetta dei Ferri.
Ma quello di ‘Soleá’ 2022 è anche uno sguardo allargato, che all’orizzontalità del mare unisce la verticalità della montagna, scenari naturali e antropici che fanno del paesaggio ligure un vero e proprio unicum. Anche a pochi chilometri dalla stessa Sanremo, infatti, sulle pendici del Monte Bignone, la natura intreccia le fascinazioni degli ambienti marino e montano in un alternarsi di valli e colline, di boschi e macchia mediterranea.

“Ascese e orizzonti”, il titolo dell’edizione 2022, unisce e valorizza le peculiarità di un territorio senza eguali, che non a caso ha ispirato tanta indimenticata letteratura, ed evoca al contempo le “cifre” che caratterizzano il Festival dalla sua prima edizione: il mare come incontro tra culture diverse, il paesaggio come motore di storie appassionanti, il dialogo come strumento di crescita.
L’intreccio e l’unione di elementi diversi (‘Soleá’ è un romanzo di Jean-Claude Izzo, scrittore francese di origini campane, ma anche un brano di Miles Davis che fonde jazz e flamenco) per raccontare, quindi, la bellezza e la complessità del presente.
Un felice connubio di suggestioni che trova a Sanremo uno scenario ideale (a partire da alcuni straordinari luoghi, riqualificati e restituiti a nuova vita, come il Forte Santa Tecla): una città che, come tutto il Ponente ligure, è una vera e propria enclave mediterranea, con l’anima di una terra di incontro Organizzato da CMC/Nidodiragno Produzioni, con la direzione artistica di Angelo Giacobbe, Soleá è realizzato grazie al sostegno del Comune di Sanremo e alla preziosa collaborazione del Forte Santa Tecla e della Direzione Regionale Musei Liguria – Ministero della Cultura.
Tre giorni di spettacoli teatrali, reading, incontri e altre iniziative in grado di attrarre target differenti di pubblico, turistico e non, e di offrire ai sanremesi una preziosa occasione di riscoperta della città.

Ad aprire l’edizione 2022 di Soleá, venerdì 2 settembre alle 18.15, nella cornice del Forte Santa Tecla, è un incontro letterario che vede due straordinari narratori misurarsi in un inedito match Mare VS Montagna, combattuto a suon di parole.
I due protagonisti, la cui scrittura è strettamente legata a questi diversi paesaggi, geografici e dell’anima, sono Björn Larsson, scrittore svedese di grande fascinazione e appassionato velista, e Davide Longo, autore tra i più apprezzati della sua generazione e camminatore. Saranno loro a raccontare il legame, potente, fra narrazione e luogo, guidati dal giornalista e scrittore Marco Vallarino.
La sera, alle 21.15, sempre al Forte, è la volta di “Quando sono lontano da te, mare, io ti vedo”, reading dedicato a Francesco Biamonti, Italo Calvino, Giorgio Caproni e Giuseppe Conte. Protagonisti della letteratura italiana del Novecento e oltre, autori profondamente legati alla Riviera di Ponente, hanno dedicato a questi paesaggi pagine di struggente bellezza.
A dare voce alle loro parole è Laura Curino, interprete fra le più sensibili della scena italiana, protagonista del migliore teatro di narrazione, contrappuntata qui dalle sonorità del polistrumentista Julyo Fortunato (fisarmonica ed elettronica).

Il territorio d’indagine della giornata di sabato 3 settembre è il cibo. Si comincia alle 18.15, in Piazzetta dei Ferri, nel centro storico di Sanremo, con “Il cibo: un bene comune”, un incontro di assoluta attualità dedicato alla questione dello spreco.
Secondo la FAO, nel mondo si spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto e distribuito: più di 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti ancora consumabili, che potrebbero nutrire, per un anno intero, circa 2 miliardi di persone. In Italia lo spreco costa lo 0,5% del PIL e ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari.
Al centro dell’incontro una giovane realtà impegnata su queste tematiche: “Ricibo”, progetto di rete genovese nato nel 2017 per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale. Una risposta concreta al problema della povertà e dello spreco alimentare, una piattaforma integrata di tutte le realtà che operano sul territorio in questo ambito, che si pone quale obiettivo una città sostenibile, a spreco zero, dove il cibo è un bene comune. Presenta il progetto “Ricibo” la coordinatrice, Roberta Massa.
Al termine avrà luogo un aperitivo, rigorosamente a km 0, a cura di Urbicia Vivas, ristorante del cuore della Pigna.
La sera di sabato, alle 21.15, l’esplorazione si sposta al Museo Civico e si fa spettacolo nella lecture show di Gabriele Vacis Meditazione sul cibo. A partire dal celebre racconto di Karen Blixen Il pranzo di Babette, da cui è stato tratto anche un indimenticabile film, Vacis conduce lo spettatore in un affascinante viaggio attraverso miti e ricette, economie e speculazioni, giudizi e pregiudizi su ciò che ci nutre.
Una narrazione in cui si intersecano il tema dello spreco e quello del senso della vita, terreno ed eterno al contempo. Una riflessione di grande forza in cui la carne e lo spirito trovano la giusta riconciliazione.

Domenica 4 settembre, alle 18.15, negli spazi del Forte Santa Tecla, gli attori e musicisti Davide Lorino ed Elisabetta Mazzullo, in arte BetteDavis, tornano a Soleá per dare vita a Mille metri di vuoto, performance dedicata alla narrativa di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017 per il celebre Le otto montagne, e alla poesia di Antonia Pozzi, “anima di eccezionale purezza e sensibilità” nelle parole di Eugenio Montale, cantrice della vita e dei suoi tormenti che trovava rifugio e pace nella montagna. Alle 21.15, ancora al Forte, chiude la giornata e l’edizione 2022 di Soleá lo spettacolo “Mi abbatto e sono felice – Il monologo eco-sostenibile”, pièce dissacrante che riflette sull’impatto ambientale prodotto da ognuno di noi sul pianeta.
La felicità dell’uomo occidentale sembra essere direttamente proporzionale a quanto produce e consuma. Ma è davvero così? Ispirandosi ai principi etici della “decrescita felice”, Mi abbatto e sono felice, di e con Daniele Ronco, confronta un passato intriso di freschezza e genuinità a un presente frenetico e stanco di correre.
A rendere lo spettacolo unico nel suo genere è il format del “Teatro a pedali”: una performance a impatto ambientale zero, che non utilizza l’energia elettrica in modo tradizionale ma si alimenta grazie alle pedalate in scena dell’attore.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. I due incontri in programma venerdì 2 settembre prevedono il biglietto d’ingresso giornaliero (2,00 €) per l’accesso al Forte Santa Tecla (fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Per informazioni
info@nidodiragno.it
Tel. e WhatsApp 393 8753637
Facebook: Soleafestival

IL CALENDARIO DI SOLEÁ

Venerdì 2 settembre
Ore 18.15, Forte Santa Tecla
MARE VS MONTAGNA
Incontro con gli scrittori Björn Larsson e Davide Longo
Modera Marco Vallarino
Ore 21.15, Forte Santa Tecla
QUANDO SONO LONTANO DA TE, MARE, IO TI VEDO
Pagine di Francesco Biamonti, Italo Calvino, Giorgio Caproni e Giuseppe Conte
nella voce di Laura Curino e nelle sonorità di Julyo Fortunato

Sabato 3 settembre
Ore 18.15, Piazzetta dei Ferri
IL CIBO: UN BENE COMUNE
Presentazione del progetto di rete Ricibo di Genova
Interviene Roberta Massa, coordinatrice Ricibo
A seguire, APERITIVO A KM O
Ore 21.15, Museo Civico
MEDITAZIONE SUL CIBO ispirata a Il pranzo di Babette di Karen Blixen di e con Gabriele Vacis, scenofonia e allestimento di Roberto Tarasco

Domenica 4 settembre
Ore 18.15, Forte Santa Tecla
MILLE METRI DI VUOTO
Poesie di Antonia Pozzi, accompagnate dalle parole di Paolo Cognetti, traghettate dalle musiche dei BetteDavis
Ore 21.15, Forte Santa Tecla
“Teatro a pedali”
MI ABBATTO E SONO FELICE – Il monologo eco-sostenibile
ispirato a La decrescita felice di Maurizio Pallante, di e con Daniele Ronco, regia di Marco Cavicchioli

I PROTAGONISTI DI SOLEÁ

Björn Larsson (jönköping, Svezia, 1953) è docente di letteratura francese, filologo, traduttore, scrittore e appassionato velista. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati in Italia da Iperborea, figurano La vera storia del pirata Long John Silver, Il cerchio celtico, Il porto dei sogni incrociati, I poeti morti non scrivono gialli e L’ultima avventura del pirata Long John Silver. Numerosi i riconoscimenti conquistati: Premio Grinzane Biamonti, Premio Elsa Morante, Premio Internazionale Cultura del Mare, Premio Boccaccio Europa, Prix Médicis in Francia, per citarne soltanto alcuni.

Davide Longo (Carmagnola, 1971) conquista con il suo primo romanzo Un mattino a Irgalem (2001) il Premio Grinzane Opera Prima e il Premio Via Po. Seguono numerosi racconti e romanzi, fra cui Il mangiatore di pietre, L’uomo verticale, Ballata di un amore italiano, Maestro Utrecht. È del 2014 Il caso Bramard, il primo romanzo della serie che ha come protagonisti Arcadipane e Bramard. Nel 2007 cura per Einaudi l’antologia Racconti di montagna. Vive fra Torino (dove insegna scrittura alla Scuola Holden) e la Valle Varaita, dove ha creato il progetto di ospitalità e scrittura “AlfaBaita”.

Marco Vallarino (Imperia, 1977) è giornalista e scrittore. Collabora, fra le altre testate, con il quotidiano “Il Secolo XIX” ed è autore di racconti, romanzi e videogiochi (con particolare attenzione per i generi noir, horror e fantasy). Esordisce nel 1998 con la raccolta di racconti Ombre (segnalato sull’Almanacco della Paura di Dylan Dog come uno dei migliori libri horror dell’anno) e nel 2011 pubblica il romanzo Il muro, storia d’amore a tinte dark.

Laura Curino (Torino, 1956), autrice e attrice, è tra i maggiori interpreti del teatro di narrazione e alterna nel suo repertorio testi di nuova drammaturgia e classici. Elementi fondanti della sua drammaturgia sono il tema del lavoro e il punto di vista femminile sulla contemporaneità. Tra i suoi numerosi spettacoli figurano: il dittico sulla storia della famiglia Olivetti, Il Signore del cane nero su Enrico Mattei, Il rumore del silenzio sulla strage di Piazza Fontana, Big Data B&B sui risvolti etici e sociali della rivoluzione digitale. Tra i riconoscimenti conquistati anche il Premio ANCT – Associazione Nazionale Critici di Teatro 1998 e il Premio Hystrio per la drammaturgia 2003.

Julyo Fortunato. Nato a Osaka e cresciuto a Genova, è un musicista polistrumentista, abile nel contaminare generi e stili musicali differenti. Nato musicalmente nell’ambito del gruppo famigliare Fortunato Family Band (che lo vede impegnato al contrabbasso e alla fisarmonica), affianca, nel percorso di studio e in quello professionale, la musica classica e quella popolare, il jazz e le sperimentazioni più radicali. Tra le sue numerose collaborazioni, con solisti ed ensemble, figurano anche l’Orchestra Bailam, l’Orchestra del Conservatorio di Genova, la Zêna Orchestra e il Circolo Mandolinistico Risveglio.

Il progetto di rete “Ricibo”, riconosciuto come un bene comune dal Comune di Genova e sostenuto dalle Fondazioni Compagnia di San Paolo e Carige, nasce nel 2017 quale risposta concreta al problema della povertà e dello spreco alimentare, dalla volontà di alcune organizzazioni cittadine laiche e religiose, con l’obiettivo di recuperare e ridistribuire le eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale. È una piattaforma integrata di tutte le realtà che operano sul territorio in questo ambito (a oggi più di 60), basata sulla cooperazione e l’economia collaborativa, che ha per obiettivo una città sostenibile, a spreco zero, in cui il cibo è visto come un bene comune.

Roberta Massa ha lavorato alla progettazione di “Ricibo” e ora ne è coordinatrice. Progettista sociale e fund raiser, da oltre 10 anni collabora con il mondo del Terzo Settore, della Ricerca e della Pubblica Amministrazione mettendoli in relazione. Si occupa soprattutto di cibo (sistemi alimentari e spreco; filiere del recupero; food policy locali, nazionali e internazionali; povertà alimentare), ma anche di sviluppo sostenibile, economia circolare, innovazione sociale e rigenerazione urbana.

Gabriele Vacis (Settimo Torinese, 1955), fondatore del Laboratorio Teatro Settimo e dell’Istituto di Pratiche teatrali per la Cura della persona, ha scritto e diretto numerosi spettacoli, tra cui La storia di Romeo e Giulietta (Premio Ubu 1992), Il racconto del Vajont (Premio Ubu 1994), Novecento, Zio Vanja, Adriano Olivetti, Rusteghi. I nemici della civiltà, Amleto a Gerusalemme, per citarne soltanto alcuni. Insieme ad Alessandro Baricco ha realizzato la celebre trasmissione di Rai 2 Totem (1998). Già direttore artistico del Progetto TAM – Scuola per attori del Palestinian National Theatre di Gerusalemme e docente di regia alla Scuola “Paolo Grassi” e all’Università Cattolica di Milano, è direttore della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.

BetteDavis. Diplomati entrambi alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, Davide Lorino (Alessandria, 1972) ed Elisabetta Mazzullo (Milano, 1982) coltivano da sempre, al fianco di quella per il teatro, la passione per la musica. Hanno lavorato con registi del calibro di Marco Sciaccaluga, Valerio Binasco, Jurij Ferrini, Fausto Paravidino, Giorgio Gallione e Luca Ronconi e frequentato con successo anche la fiction televisiva e il cinema. Al contempo hanno approfondito lo studio della musica (Lorino la chitarra classica, Mazzullo il canto) cimentandosi in diverse esperienze, fino a incontrarsi nel 2017, anno di creazione del duo BetteDavis. Insieme hanno composto una serie di canzoni ispirate ai Sonetti di Shakespeare (il progetto discografico Sonnets) e scritto lo spettacolo Banana Split.

La compagnia teatrale Mulino ad Arte, diretta da Daniele Ronco (Torino, 1984), focalizza la sua energia creativa sulla produzione “green”, realizzando spettacoli che indagano i temi della sostenibilità attraverso un registro distopico e surreale Così scrivono: “Amiamo il nostro Pianeta e vogliamo riflettere attraverso il teatro sulle grandi sfide del nostro presente. Vivere in armonia con la casa che ci ospita viene prima di tutto, perché senza questa armonia nulla potrà più esistere”. A Mulino ad Arte si deve l’invenzione del “Teatro a pedali”. Grazie a questo format è possibile realizzare uno spettacolo dal vivo a impatto zero, alimentando la scena con un sistema di co-generazione elettrica azionato da una serie di biciclette, collegate a un impianto di accumulo. Gli interpreti (o addirittura gli spettatori), pedalando, contribuiscono all’auto-sostenibilità dell’evento. Un’originalissima azione di audience engagement che sensibilizza il pubblico (anche quello non avvezzo al teatro) sui temi della sostenibilità.

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