Coop. CMC / Nidodiragno Produzioni lancia la campagna promozionale con logo e grafica d’autore
Il Museo Civico di Sanremo rinasce nell’immagine. Da oggi il polo espositivo di Palazzo Nota vive di un rinnovato restyling anche nella comunicazione grazie alla campagna promozionale curata dalla Cooperativa CMC/Nidodiragno Produzioni, realtà che attraverso un attento lavoro sta trovando nuove “chiavi” di immagine per il Museo Civico (oltre a garantire il servizio di biglietteria nei mesi estivi).
Il primo passo – in accordo con l’Assessore alla Cultura Silvana Ormea – è la realizzazione di un piano coordinato volto a trasmettere il nuovo corso di aperture e, più in generale, una nuova filosofia: un cammino ambizioso che è stato avviato in collaborazione con la professionista bolognese Lorella Perdicca (ll Studio), già grafica e illustratrice su progettazioni di respiro nazionale e firma di campagne grafiche di prestigiose realtà culturali.
Il nuovo logo
Il Museo Civico ha così un nuovo logo, un pittogramma che ben identifica l’attuale collocazione, il mood e la profonda connessione con il centro storico. Una pigna stilizzata si appoggia su una struttura che idealmente rappresenta Palazzo Nota stesso. Come a dire che la nuova sede del museo sostiene e in qualche modo introduce, nella sua strategica posizione di collegamento, alla affascinante casbah della Pigna, realtà che più di altre rappresenta una scommessa per il futuro di Sanremo.
La campagna di immagine
Il nuovo logo è completato da un payoff teso a comunicare in breve il tratto fondante di un’ offerta museale decisamente aperta e caratterizzata dalla varietà. “Nel passato nel presente” ci pare giusto compendio del logo stesso per introdurci nell’universo del museo ed in tutte le sue prerogative temporali ed artistiche: dai reperti archeologici alla ricca sezione dedicata al disegnatore e fumettista Antonio Rubino passando attraverso la preziosità di un Rubens e il lascito artistico di un illustre ospite della città come è stato l’immortale Edward Lear.
Il lavoro della Perdicca si è andato declinando con la realizzazione di una serie di basi grafiche e illustrative che a loro volta si sposano con le varie “anime” del museo cercando così di evidenziare al meglio con un vero progetto di immagine, contenuti e valore di una proposta non ancorata ad un tema, ma estremamente diversificata.
A breve una specifica campagna di affissioni in città porterà il nuovo messaggio.
I tanti perché di una scommessa
Come noto, diversi sono i progetti in divenire che interessano le porte del centro storico e che da piazza Cassini andranno poi ad irraggiarsi in altre direzioni. Ci piace pensare che il Museo Civico diventi organico e strutturale a questa progettazione: un centro di incontro e di iniziative, luogo aperto e frequentato da sanremesi e ospiti con un’utenza anagraficamente trasversale, internazionale.
Quindi una campagna promozionale di profilo è sembrata necessaria all’interno di un piano complessivo che possa lanciare il nuovo Museo, la nuova Pigna, la nuova Sanremo.
Lorella Perdicca argomenta le scelte
La grafica e illustratrice Lorella Perdicca, autrice del restyling dell’immagine, ci racconta come sono nati il nuovo logo e la nuova grafica.
“Il marchio rinnovato del Museo Civico vuole rappresentare innanzitutto la profonda connessione con il centro storico di Sanremo, l’attuale collocazione e le intenzioni di una nuova progettualità, dove il futuro si specchia nel passato e si manifesta incessantemente nel presente.
L’elemento grafico principale è il pittogramma, che domina la composizione e rimanda al forte legame che unisce l’Istituzione al territorio: il Museo è la porta che si apre sul quartiere della Pigna e, anche, la radice, la struttura che sostiene il nucleo storico, la città e il suo sviluppo.
Le fondamenta (Palazzo Nota), profondamente radicate nel tessuto urbano, consentono il prosperare della chioma e dei frutti (simbolicamente, la pigna): la nuova sede del Museo introduce, sostiene e collega il momento presente alle tracce visibili del susseguirsi delle epoche nell’affascinante casbah della Pigna, realtà che più di altre rappresenta una scommessa per il futuro di Sanremo.
Il sistema di identità diventa organismo vivente complesso che si arricchisce e si trasforma grazie allo sviluppo di trame costruite con gli elementi geometrici del pittogramma e con il colore: tramite composizioni e scomposizioni, sovrapposizioni, ripetizioni, fusioni, frammentazioni e stratificazioni, il Museo Civico si rende testimone del movimento del tempo, evocando tracce, memorie e contaminazioni, e diviene co–creatore di una definizione continuamente mutevole di realtà.
Il tempo (e il suo scorrere) diventa la cornice che permette ad ogni esperienza di esistere, e genera molteplici finestre (nello spazio e nel tempo) che guardano simultaneamente nel passato e nell’eterno succedersi del momento presente.”
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